martedì 23 giugno 2020

Un calcio al pallone e uno al razzismo per Lukaku

di Carmine Viggiano
Un calcio al pallone ed uno al razzismo per Romelu Lukaku. Nell'ultimo turno del campionato di Serie A, infatti, l'Inter si è imposta in casa per 2-1 anche per effetto di una rete del centravanti belga, il quale ha esultato inginocchiandosi e puntando il pugno destro al cielo: un gesto già reiterato in altre occasioni da sportivi ed artisti in tutto il mondo per commemorare George Floyd, afroamericano scomparso in seguito ad una colluttazione con la polizia statunitense a Minneapolis, Minnesota, lo scorso 25 maggio. Da quella data, e per tutto il mese successivo, negli Usa, come in altri Paesi, sono state diverse le manifestazioni di solidarietà e di protesta che hanno posto l'accento su una questione atavica come quella del razzismo, andando a configurare un vero e proprio movimento che ha assunto la denominazione di «Black Lives Matter».
Ultimo nell'ampia lista, anche se la questione pare lungi dall'essere definitivamente archiviata, il centravanti dell'Inter, appunto, che al 10' del primo tempo ha sbloccato la gara contro i doriani andando a replicare una gestualità ormai divenuta celebre in tutto il globo. Lo stesso Lukaku ha dedicato un post alla vicenda sui social in cui ha voluto inviare un messaggio inequivocabile: «Questo è per tutte le persone che lottano contro le ingiustizie. Sono con voi».
Non è la prima volta che l'attaccante ex-Manchester United abbraccia la causa della lotta al razzismo. Infatti, in Cagliari-Inter, disputata lo scorso 1 settembre, Lukaku era stato oggetto di ululati razzisti da parte di una frangia del pubblico avversario e nell'occasione aveva dichiarato: «Mi avevano avvertito prima di andare in Italia, a Cagliari è stato un momento difficile», sottolineando che si aspettava una reazione diversa dall'Uefa e dalla Federazione italiana che, nell'occasione, nonostante la Procura Federale avesse chiesto un supplemento d'indagine sull'accaduto, non ha adottato provvedimenti ufficiali.
Una ferita ancora aperta, evidentemente, che ha portato il calciatore nato ad Anversa ad esprimersi ancora sull'argomento dopo i fatti accaduti in America.

Nessun commento:

Posta un commento