di Francesco Menonna
Nervi a fior di pelle, un
Consiglio Direttivo davvero scoppiettante. A Roma si è svolto il Consiglio
Direttivo della Lega Basket Association. Il futuro della palla a spicchi resta
almeno per la prossima stagione denso di perplessità e incertezze. Nel prossimo
campionato saranno sedici le formazioni iscritte e in questo senso la LBA
ha fatto attraverso la delibera del primo pomeriggio un deciso passo indietro
rispetto alla riunione del 15 maggio scorso che vide la conferma di Torino e la
presenza di diciotto formazioni al via. Torino, tuttora priva di un patron,
resta riserva e nel board della LBA sarà necessario avere l’autorizzazione nei
tempi tecnici utili alla definizione della pratica. A creare le premesse per il
terremoto estivo del basket e per il dietrofront la richiesta di Pistoia di
partecipare alla serie A/2. Una situazione difficile da gestire considerati i
tempi e le difficoltà derivanti dalla pandemia. I dietrofront sono stati tanti
e a questo punto sembra scontata la partecipazione al torneo 2020/2021 con
sedici squadre ai nastri di partenza, la Supercoppa a sedici compagini divise
in quattro gironi con la final four in programma a Bologna. Il numero uno della
LBA Umberto Gandini (nella foto) ha dovuto sbrogliare una matassa difficile e complicata
visto che durante le ultime ore ha avuto numerosi contatti con società del
calibro di Verona, Napoli, Forlì, Trapani e Ravenna e altri sono stati contattati
a scopo precauzionale. Una situazione complicata, resa simile ad un vero e
proprio ginepraio legato alle decisioni di Roma e Cremona che tengono con il
fiato sospeso gli appassionati della palla a spicchi.
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