lunedì 29 giugno 2020

Consiglio federale Fip. Torino riserva in A, Roma e Cremona ancora non hanno deciso se disputare il massimo torneo


di Francesco Menonna
Nervi a fior di pelle, un Consiglio Direttivo davvero scoppiettante. A Roma si è svolto il Consiglio Direttivo della Lega Basket Association. Il futuro della palla a spicchi resta almeno per la prossima stagione denso di perplessità e incertezze. Nel prossimo campionato saranno sedici le formazioni iscritte e in questo  senso la LBA ha fatto attraverso la delibera del primo pomeriggio un deciso passo indietro rispetto alla riunione del 15 maggio scorso che vide la conferma di Torino e la presenza di diciotto formazioni al via. Torino, tuttora priva di un patron, resta riserva e nel board della LBA sarà necessario avere l’autorizzazione nei tempi tecnici utili alla definizione della pratica. A creare le premesse per il terremoto estivo del basket e per il dietrofront la richiesta di Pistoia di partecipare alla serie A/2. Una situazione difficile da gestire considerati i tempi e le difficoltà derivanti dalla pandemia. I dietrofront sono stati tanti e a questo punto sembra scontata la partecipazione al torneo 2020/2021 con sedici squadre ai nastri di partenza, la Supercoppa a sedici compagini divise in quattro gironi con la final four in programma a Bologna. Il numero uno della LBA Umberto Gandini (nella foto) ha dovuto sbrogliare una matassa difficile e complicata visto che durante le ultime ore ha avuto numerosi contatti con società del calibro di Verona, Napoli, Forlì, Trapani e Ravenna e altri sono stati contattati a scopo precauzionale. Una situazione complicata, resa simile ad un vero e proprio ginepraio legato alle decisioni di Roma e Cremona che tengono con il fiato sospeso gli appassionati della palla a spicchi.

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