di Carmine Viggiano
Papa Francesco scrive ad Alex Zanardi attraverso le colonne de «La Gazzetta dello Sport» in edicola questa mattina. Il Sommo Pontefice ha inteso inviare un messaggio di solidarietà e speranza al campione paralimpico, protagonista di uno sfortunatissimo incidente che lo costringe a lottare in un letto d'ospedale tra la vita e la morte.
«Attraverso lo sport lei ha insegnato a vivere la vita da protagonisti, facendo della disabilità una lezione di umanità – scrive Bergoglio nella missiva inviata alla rosea, raccolta dal vicedirettore Pier Bergonzi –. Grazie per aver dato forza a chi l'aveva perduta. […] Che il Signore la benedica e la Madonna la custodisca».
Una preghiera accorata e delicata con la quale il Santo Padre ha voluto dimostrare la propria vicinanza a Zanardi in un momento così drammatico.
Intanto, proseguono le indagini pertinenti al caso da parte della Procura di Siena. Il legale del camionista coinvolto nell'incidente occorso a Zanardi, nelle ultime ore, ha dichiarato a «La Stampa», in un articolo firmato da Cristiano Pellegrini, che: «Il mio assistito non ha alcuna responsabilità nella tragedia di Zanardi. Per dimostrarlo serviranno delle perizie. Consulenze a regola d’arte, soprattutto sulle condizioni dell’asfalto. Solo così eviteremo il balletto dei tecnici di parte». Inoltre: «Finora non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dalla Procura, nemmeno la comunicazione che il mio assistito è indagato».
«Attraverso lo sport lei ha insegnato a vivere la vita da protagonisti, facendo della disabilità una lezione di umanità – scrive Bergoglio nella missiva inviata alla rosea, raccolta dal vicedirettore Pier Bergonzi –. Grazie per aver dato forza a chi l'aveva perduta. […] Che il Signore la benedica e la Madonna la custodisca».
Una preghiera accorata e delicata con la quale il Santo Padre ha voluto dimostrare la propria vicinanza a Zanardi in un momento così drammatico.
Intanto, proseguono le indagini pertinenti al caso da parte della Procura di Siena. Il legale del camionista coinvolto nell'incidente occorso a Zanardi, nelle ultime ore, ha dichiarato a «La Stampa», in un articolo firmato da Cristiano Pellegrini, che: «Il mio assistito non ha alcuna responsabilità nella tragedia di Zanardi. Per dimostrarlo serviranno delle perizie. Consulenze a regola d’arte, soprattutto sulle condizioni dell’asfalto. Solo così eviteremo il balletto dei tecnici di parte». Inoltre: «Finora non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dalla Procura, nemmeno la comunicazione che il mio assistito è indagato».
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