lunedì 15 giugno 2020

Sanità lucana allo sbaraglio

Da sinistra: l'assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, e il governatore Vito Bardi

di Gianfranco Lotito

Voglio scrivervi della mia esperienza per una visita ambulatoriale. 
Io avevo una visita fissata per aprile scorso, ma a causa del virus Corona (Covid-19 oppure Sar-Cov2, chiamatelo come meglio vi pare) non si è potuta fare. Il riferimento normativo è il nr. 4/493/13/A2 del 9 marzo 2020. 
Ho telefonato all'ambulatorio e mi hanno detto che il Centro unico di prenotazione per la Basilicata avrebbe provveduto a contattare tutti coloro che non hanno potuto effettuare la visita. 
E fin qui sembrava che tutto fosse stato risolto. Purtroppo non è stato così! Dopo dieci giorni di attesa ho preso la decisione di telefonare al numero verde 848.821.821 (Cup) e chiedere chiarimenti. 
A questo punto sorpresa delle sorprese: un'operatrice, per giunta seccata e arrogante, ha riferito che loro non telefoneranno a nessuno così come prescritto dal dipartimento Salute della Regione Basilicata perché non hanno alcun elenco e nessuna disposizione a riguardo e mi ha detto di chiamare direttamente all'ambulatorio. 
La struttura, dal canto suo, non sa che "pesci pigliare". 
Alla fine ho preso una drastica decisione. 
In primo luogo mando idealmente a quel paese la Regione Basilicata, chi l'amministra, il Cup e l'ambulatorio medico. 
In secondo luogo ho preso contatto con uno studio privato che mi costerà sicuramente di più ma risolverà il problema. Bardi, Leone & company fate le valige e tornate a casa vostra a non fare nulla che è meglio per la comunità visti i disastri che riuscite a combinare! La vostra doveva essere la tanto sbandierata "politica del cambiamento". Cambiamento di cosa? Di chi occupa le poltrone? Rimpiango le vecchie giunte, che pur tra mille difetti, non sono mai riusciti a fare le figuracce che riuscite a fare voi. Dal "copia e incolla" per le varie ordinanze a provvedimenti "ad hoc" per aggirare le misure restrittive che voi stessi avete scritto. E per forza: Bardi, per diritto di nascita, è immune dal virus Corona e quindi può andare e venire quando vuole da e per Napoli. Lo stesso vale per tutti coloro che ricoprono ruoli istituzionali o cariche politiche: tutti immuni dal "vairus" (altra corbelleria partorita dalla mente "eccelsa" del ministro Di Maio che confonde il latino con l'inglese). Cari lucani rassegnatevi, occorreranno altri 4 anni di Calvario prima di tornare alle urne e giudicare l'operato dell'attuale giunta regionale. Li avete voluti e ora teneteveli stretti stretti. L'unica cosa che mi va di scrivere: basta con i governatori "extracomunitari" e i "co... nsigliori" "extracomunitari" anch'essi! Sembra che in Basilicata non vi siano menti pensanti in grado di gestire il massimo ente territoriale. Mah! I misteri del pensiero politico dominante. Purtroppo in molti ragionano con il cervello preso in prestito da altri che forse hanno un quoziente intellettivo inferiore al loro. Altro mistero difficile da svelare! Intanto in molti si stanno rivolgendo a strutture private. Ergo anche in Basilicata si vuole trasferire il modello lombardo: più sanità privata meno quella pubblica? E chi non si può permettere di pagare un centro privato che fa? Glieli dati voi i soldi? In questo caso bisognerebbe citare qualche frase storica del grandissimo Totò, ma non si può altrimenti si corre il rischio di essere querelati anche se un esposto alla Procura della Repubblica lo farei io contro questi pseudo governanti. Come nel caso dei ritardi nell'effettuare i tamponi per rilevare la presenza del Covid-19 in alcune persone che poi sono decedute. Il governo regionale ha fatto delle vere e proprie inchieste farsesche degne della commedia dell'arte! Che il buon Dio ve ne renda merito quando sarete al suo cospetto. Perché prima o poi tutti dobbiamo morire e allora ci faremo "quattro risate"! Intanto datevi da fare e smettetela di "giocare", ormai siete grandi e vaccinati e dovreste sapere, ripeto dovreste sapere, cosa vuol dire il senso del governo, ma forse sono solo parole al vento perché non c'è peggior sordo di chi non vuol o non può ascoltare. A buon intenditore poche parole! 

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