Il report diffuso da Strasburgo, relativo a tutti gli stati
europei, si riferisce al 2012, quando si contavano 66.271 detenuti e 45.568
posti disponibili, vale a dire 145 carcerati ogni 100 posti: solo in Serbia
andava peggio, con circa 160 detenuti ogni 100 posti.
Non solo. L’Italia è seconda, dopo la Francia, per numero di
suicidi: 63 nel 2011. Ed è prima per presenze di detenuti stranieri: 23.773, il
36%. Circa 124 euro al giorno la spesa sostenuta per ogni carcerato.
Nel gennaio 2013 era già pervenuta la condanna della Corte
europea dei diritti dell’uomo per trattamento inumano e degradante a causa del
sovraffollamento carcerario. La sentenza è in questione è la Torreggiani, dal
nome di uno dei 7 detenuti che hanno fatto ricorso vincendolo ed ottenendo così
un risarcimento di 100mila euro. Ma la cause pendenti sono attualmente 4mila. La
CEDU quando ha definito la Torreggiani, ha intimato all’Italia di intervenire
sulle carceri: termine di scandenza il 28 maggio! Entro quella data, l’Italia
dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) dare prova di aver posto rimedio al
problema carceri e di aver individuato uno strumento idoneo per risarcire i
carcerati che hanno vissuto in spazi del tutto insufficienti e inadeguati. Stiamo
parlando dei famosi 3 metri: al sotto questa superficie, si determina, secondo
la Convenzione europea dei diritti umani, il “trattamento inumano e degradante”.
Il ministro della Giustizia Orlando ha annunciato rimedi compensativi: sconti
di pena per i reclusi, risarcimenti per gli ex detenuti. La cifra ssarebbe pari
ad 8 euro per ogni giorno vissuto in celle troppo piccole, somma in linea i
parametri della Corte di Strasburgo.
E noi come siamo messi in Basilicata? Peggio che andar di
notte: numeri allarmanti, perché in tutto il 2013 si sono verificati tra
Potenza, Melfi e Matera 28 episodi di autolesionismo e un tentato suicidio
sventato dagli operatori della Polizia Penitenziaria. E non solo: la situazione
all’interno è piuttosto calda, con situazioni di violenza preoccupante. Nel
corso dell’anno sono state registrate 18 colluttazioni e 14 ferimenti. C’è
anche un’evasione per un mancato rientro da permesso premio, 29 scioperi della
fame per protesta sulle condizioni di detenzione, 21 rifiuti di vitto e terapie
mediche e 9 danneggiamenti per un totale di 470 detenuti distribuiti in tutto
il territorio. Dunque, nel carcere di Potenza sono stati registrati l’anno
scorso ben 18 atti di autolesionismo che vanno dai tagli diffusi all’ingestione
di chiodi, pile, lamette e altri corpi estranei. Altri 9 sono stati segnalati a
Matera e uno soltanto a Melfi dove un detenuto non è ritornato dal suo permesso
premio.
Il sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, il Sappe, di
recente si è riunito a Tito per un convegno sul sovraffollamento carcerario,
giungendo alle seguenti conclusioni: le case circondariali lucane non sono
sovraffollate, ma hanno una cronica carenza di personale. Si parla di 70 unità
presenti a fronte di un organico previsto di 447 persone con un numero di
detenuti superiore a 500 su una capienza di 440 unità.
Vedremo quali novità ci aspettano in vista della scadenza
del 28 Maggio.
(Ilda)
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