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giovedì 15 maggio 2014

Nomine regionali: attese le scelte del consiglio e del presidente


Scade il 13 giugno il termine per la presentazione delle domande. Sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata n. 16 del 14 maggio 2014 sono stati pubblicati i bandi relativi alle nomine di competenza del Consiglio e della Giunta regionale. Collegandosi al sito internet www.consiglio.basilicata.it è possibile consultare i quattro avvisi pubblici di competenza del Consiglio regionale con le schede relative a tutte le nomine e designazioni e scaricare la modulistica per la presentazione delle candidature. Sul sito internet www.regione.basilicata.it è possibile invece consultare i due avvisi pubblici di competenza della Giunta regionale e scaricare la relativa modulistica. Le proposte di candidatura per tutti gli avvisi, corredate da una fotocopia del documento di identità del richiedente possono essere spedite anche a mezzo posta elettronica certificata o recapitate a mano e devono essere acquisite ai relativi protocolli (del Consiglio regionale e della Presidenza della giunta) entro le ore 13,00 del 13 giugno 2014. Possono avanzare proposte di candidatura gli ordini professionali, le associazioni, gli enti pubblici o privati operanti nei settori interessati, le organizzazioni sindacali, le fondazioni e i singoli cittadini. Le nomine di competenza della Giunta riguardano il presidente del Comitato tecnico regionale dell’Artigiancassa, il rappresentante della Regione nel consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi della Basilicata, il direttore dell’Apt, il presidente del Comitato di Coordinamento Istituzionale delle Politiche del Lavoro, il direttore dell’Ardsu. Le nomine di competenza del Consiglio regionale riguardano il Garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il Difensore civico della Basilicata, i componenti della Commissione regionale per le parità e le pari opportunità tra uomo e donna, i componenti del Corecom, i rappresentanti regionali nel Comitato misto paritetico sulla regolamentazione delle servitù militari, l’amministratore unico dell’Ater di Potenza e Matera, i rappresentanti regionali nei Comitati Provinciali di Indirizzo per l’Edilizia Residenziale Pubblica di Potenza e Matera, i componenti della Commissione Regionale dell’immigrazione, gli esperti delle Commissioni Provinciali Espropri, del Comitato Scientifico regionale per l’Ambiente e della Commissione regionale per la tutela del paesaggio, il direttore dell’Arpab, i rappresentanti nei Consigli di aiuto sociale presso i capoluoghi di ciascun circondario dei Tribunali regionali, gli esperti del Comitato consultivo per la programmazione culturale, il presidente dell’Ente Parco Naturale Gallipoli Cognato-Piccole Dolomiti Lucane, i rappresentanti regionali e il presidente dell’Ardsu, i rappresentanti regionali nelle Commissioni miste conciliative dell’Asp e dell’Asm, i rappresentanti regionali nel Comitato consultivo regionale delle professioni, il rappresentante regionale nel Comitato regionale Inps della Basilicata, un componente della Sezione regionale di controllo per la Basilicata della Corte dei Conti.

mercoledì 7 maggio 2014

Potenza: futuro incerto per la Ztl


Zona a traffico limitato a Potenza: una vera mannaia per i negozi di via Pretoria che hanno visto diminuire il fatturato. La Ztl comunque è servita, almeno nel primo anno di sua attivazione, a rimpinguare le casse comunali con le tante multe elevate nelle varie arterie del centro storico. Multe diminuite in modo apprezzabile soprattutto dopo la modifica del 2013 della Ztl, quando i transiti non autorizzati sono drasticamente calati. A proposito del nucleo originario di Potenza corre una riflessione: in fondo non è che racchiuda in sé chissà quali storici tesori architettonici se non fosse per alcune pregiate strutture religiose, come la chiesa di San Michele, e qualcun’altra civile. In ogni caso, per buona pace soprattutto dei commercianti, tutti i candidati a sindaco si sono dichiarati più o meno contrari tanto che l’accesso limitato potrebbe diventare solo un esperimento di pianificazione urbana, per facilitare il traffico pedonale, andato a male. L’avvio della Ztl risale a due anni fa, non mancarono accese polemiche, passa solo un anno e si avvia una procedura di revisione dell’antico progetto, fino ad arrivare alla sua sospensione a tempo determinato. La domanda che si pongono in tanti è sul futuro della tanto contestata Ztl: tornerà? Di Zona a traffico limitato e di videosorveglianza in città si cominciò a discutere fin dal 2008, quando, con un finanziamento di 137mila euro, si progettò l’utilizzo di un sistema di videosorveglianza ambientale integrato con 12 telecamere dislocate in città, collegate alla centrale operativa della Polizia Municipale via cavo o via etere. Le strade interessate sono: via N. Sauro (altezza nuovi uffici comunali), piazzetta di rione Francioso, borgo S. Rocco–corso Garibaldi; viale Marconi-via L. da Vinci (ingresso stadio Viviani); piazza V. Emanuele II (corso Garibaldi-corso XVIII Agosto); piazza V. Emanuele II (corso Umberto I–Via Vaccaro); viale Dante–via Vaccaro; via Bramante–via Vaccaro; via del Gallitello–via Vaccaro; viale del Basento–via Vaccaro; piazza M. Pagano; piazza Matteotti. La videosorveglianza, che comprende anche i varchi, è entrata in funzione il 23 gennaio del 2012 grazie all’attuazione della Ztl, che ha fatto insorgere la gran parte dei commercianti e dei cittadini del centro storico. Attualmente vige l’accesso libero agli autoveicoli dal lunedì al venerdì dalle 13 all’1 di notte, il sabato dalle 11 all’1 di notte e la domenica dalle 6 del mattino sempre all’1 di notte. Nella prima settimana di giugno sarà svelato il futuro della zona a traffico limitato.

(Giulio)

giovedì 1 maggio 2014

Emergenza carceri in Italia e in Basilicata

L’ennesima bacchettata per l’Italia arriva dal Consiglio d’Europa il quale, dopo aver condotto indagini approfondite, ha stilato una classifica delle carceri peggiori in Europa, con il meritatissimo secondo posto del Belpaese.
Il report diffuso da Strasburgo, relativo a tutti gli stati europei, si riferisce al 2012, quando si contavano 66.271 detenuti e 45.568 posti disponibili, vale a dire 145 carcerati ogni 100 posti: solo in Serbia andava peggio, con circa 160 detenuti ogni 100 posti.
Non solo. L’Italia è seconda, dopo la Francia, per numero di suicidi: 63 nel 2011. Ed è prima per presenze di detenuti stranieri: 23.773, il 36%. Circa 124 euro al giorno la spesa sostenuta per ogni carcerato.
Nel gennaio 2013 era già pervenuta la condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo per trattamento inumano e degradante a causa del sovraffollamento carcerario. La sentenza è in questione è la Torreggiani, dal nome di uno dei 7 detenuti che hanno fatto ricorso vincendolo ed ottenendo così un risarcimento di 100mila euro. Ma la cause pendenti sono attualmente 4mila. La CEDU quando ha definito la Torreggiani, ha intimato all’Italia di intervenire sulle carceri: termine di scandenza il 28 maggio! Entro quella data, l’Italia dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) dare prova di aver posto rimedio al problema carceri e di aver individuato uno strumento idoneo per risarcire i carcerati che hanno vissuto in spazi del tutto insufficienti e inadeguati. Stiamo parlando dei famosi 3 metri: al sotto questa superficie, si determina, secondo la Convenzione europea dei diritti umani, il “trattamento inumano e degradante”. Il ministro della Giustizia Orlando ha annunciato rimedi compensativi: sconti di pena per i reclusi, risarcimenti per gli ex detenuti. La cifra ssarebbe pari ad 8 euro per ogni giorno vissuto in celle troppo piccole, somma in linea i parametri della Corte di Strasburgo.
E noi come siamo messi in Basilicata? Peggio che andar di notte: numeri allarmanti, perché in tutto il 2013 si sono verificati tra Potenza, Melfi e Matera 28 episodi di autolesionismo e un tentato suicidio sventato dagli operatori della Polizia Penitenziaria. E non solo: la situazione all’interno è piuttosto calda, con situazioni di violenza preoccupante. Nel corso dell’anno sono state registrate 18 colluttazioni e 14 ferimenti. C’è anche un’evasione per un mancato rientro da permesso premio, 29 scioperi della fame per protesta sulle condizioni di detenzione, 21 rifiuti di vitto e terapie mediche e 9 danneggiamenti per un totale di 470 detenuti distribuiti in tutto il territorio. Dunque, nel carcere di Potenza sono stati registrati l’anno scorso ben 18 atti di autolesionismo che vanno dai tagli diffusi all’ingestione di chiodi, pile, lamette e altri corpi estranei. Altri 9 sono stati segnalati a Matera e uno soltanto a Melfi dove un detenuto non è ritornato dal suo permesso premio.
Il sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, il Sappe, di recente si è riunito a Tito per un convegno sul sovraffollamento carcerario, giungendo alle seguenti conclusioni: le case circondariali lucane non sono sovraffollate, ma hanno una cronica carenza di personale. Si parla di 70 unità presenti a fronte di un organico previsto di 447 persone con un numero di detenuti superiore a 500 su una capienza di 440 unità.
Vedremo quali novità ci aspettano in vista della scadenza del 28 Maggio.
(Ilda)