Crescono nei sondaggi sia Pd che M5s e Lega Nord. A rilevarlo sono le intenzioni di voto dell’Istituto Ixè. Il 78 per cento degli intervistati non è
soddisfatto delle scelte economiche dell’esecutivo fatte in due anni. Il
71% dà torto al ministro dell’Economia Padoan che ha parlato di svolta e inizio della crescita per l’Italia. Rimane,
dunque, bassa la quota di chi vede segni di ripresa: questa settimana
gli ottimisti sono il 27%.
In riferimento alle intenzioni di voto, il partito del presidente del
Consiglio Renzi passa, in una settimana, dal 33,8% al 34,3% mentre il Movimento 5 stelle
si assesta al 24,5% (+0,4%). Balzo in avanti di mezzo punto anche per
la Lega Nord (dal 14,2% al 14,7%), a differenza di Forza Italia, che
scende dall’11,2% al 10,6%. Se si votasse oggi, l’affluenza sarebbe al
59,6%. Stabili al 31% e 30% la fiducia in Matteo Renzi e nel governo,
secondo l’Istituto di Roberto Weber. Al comando, tra i leader politici italiani, c’è sempre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al 59%. Papa Francesco veleggia all’85%.
Renzi ottiene una “insufficienza” anche nel capitolo immigrazione: il
voto medio degli intervistati è 5. Il campione si dimostra però
contrario ai “muri” alzati da alcune nazioni (54% contro il 38%) e
ritiene a grande maggioranza che l’immigrazione sia un fenomeno
irreversibile da trasformare in opportunità (55%) piuttosto che
semplicemente da arginare (34%).
Questo il quadro complessivo delle intenzioni di voto (tra parentesi
la differenza percentuale rispetto alla scorsa settimana). – PD 34,3%
(+0,5). – M5S 24,5% (+0,4). – LEGA NORD 14,7% (+0,5). – FORZA ITALIA
10,6% (-0,6). – SINISTRA ITALIANA 5,3% (+0,8). – FDI 3,3% (-0,3). – AP (NCD+UDC) 3,0% (+0,3). – PRC 1,3% (+0,3). – IDV 1,0% (-0,2). – VERDI
0,5% (-0,2). – SC 0,3% (-0,1).
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