lunedì 7 aprile 2014

il fenomeno della droga è in continua espansione


Oggi, rispetto al passato, si parla di poliassuntori, cioè di soggetti che assumono varie droghe in base a ciò che offre il mercato senza soffermarsi su un unico tipo di stupefacente. Alla base c’è sicuramente un disagio individuale oltre che sociale ma è la cultura dello sballo, del piacere a tutti i costi che la fa da padrona. Accanto ai tossicodipendenti degli anni Ottanta dediti soprattutto all’uso dell’eroina, il cui prezzo oggi varia dai 13 euro del mercato partenopeo ai 35 euro di quello potentino per avere 0,2 o 0,3 grammi, vanno aggiunti i ragazzi della nuova generazione dediti all’assunzione di marijuana o hashish che costa 10 euro al grammo, oppure cocaina dal prezzo più elevato: 100 euro al grammo. Poi ci sono le pasticche “costruite” in laboratorio come l’ecstasy che costa 50 euro a dose. Secondo la responsabile del Sert di Potenza, dottoressa Giuseppina Agriesti, il numero di persone che si avvale del servizio varia dai 130 ai 150, le quali vengono trattate con metadone e subxone. In questo caso si tratta di eroina che può essere iniettata direttamente nelle vene oppure fumata o, ancora, sniffata alla stessa stregua della cocaina. Una situazione che provoca dipendenza fisica, mentre per hashish e marijuana la dipendenza è soprattutto psicologica. L’uso di eroina ha dei riflessi sulla salute del soggetto che si espone alla contaminazione di epatite B e C oppure all’Hiv (Aids). Se dal 1993 nessuno risulta positivo all’Hiv oggi, sottolinea Agriesti, l’organismo è esposto ancora all’epatite C con riflessi soprattutto sul fegato (con il rischio di trasformazione in cirrosi). Come sostiene la responsabile del Sert di Potenza anche se l’eroina viene solo fumata il rischio di dipendenza o overdose è elevatissimo. I genitori o i familiari di soggetti dediti all’uso di droghe, fa sapere Agriesti, possono rivolgersi ai vari centri sparsi in regione potendo avvalersi di servizi gratuiti e senza l’impegnativa del medico curante. Nei centri Sert lavorano medici, psicologi, assistenti sociali, infermieri e sociologi che raccolgono i dati. In ogni caso viene rispetta la privacy. Diffuso è anche l’uso di alcool a volte persino associato all’assunzione di droga. I numeri telefonici a cui rivolgersi sono i seguenti: per Potenza 0971.310374 oppure 310368 (per un appuntamento occorre telefonare allo 0971.310376 o 310379), per Melfi 0972.773266/06, per Villa d’Agri 0975.312253, per Lagonegro 0973.48865/4. Per la provincia di Matera, invece, si possono contattare il Sert della città dei Sassi al seguente numero 0835.253718/17, oppure del centro di Policoro telefonando allo 0835.986469. L’uso prevalente resta comunque quello dei cannabinoidi, soprattutto tra le nuove generazioni a causa dei prezzi relativamente modici. Elevato è anche il numero di persone che utilizzano le benzodiazepine (tranquillanti), ad esempio il Minias che viene comprato sfruttando la ricetta del nonno e poi iniettata direttamente in vena provocando una fortissima sonnolenza, oppure il Tavor o il Ritrovil. Si registra anche l’uso di Chetamina, un anestetico per cavalli, che viene assunto con una siringa intramuscolare oppure essiccata e poi inalata. Oltre al trattamento ambulatoriale, sottolinea Agriesti, il Sert propone l’inserimento in comunità terapeutiche a Potenza (Associazione Insieme, con sede sotto il ponte Musumeci) o in altre regioni. Gli assuntori di cocaina, invece, vengono trattati con antidepressivi, ansiolitici e dialoghi con psicologi e assistenti sociali. L’ecstasy, o ciò che viene presentata come tale, ha attratto un numero sempre crescente di consumatori assumendo il ruolo di nuova droga ricreazionale nei gruppi giovanili, soprattutto quelli che frequentano grossi centri di svago (come le discoteche). La Mdma, come si chiama l’ecstasy in gergo scientifico, è di natura sintetica dotata di proprietà psicostimolanti e allucinogene in quanto la sua struttura è in parte simile all’amfetamina, in parte alla mescalina. La modificazione delle percezioni è molto meno spiccata rispetto agli allucinogeni, quali l’Lsd, mentre sono accentuati gli effetti di disinibizione emotiva e di abolizione delle barriere comunicative. Analisi chimiche e farmacologiche rivelano che spesso non è solo la Mdma a ricoprire il ruolo di sostanza psicoattiva. Vengono preparati dei composti che risultano un miscuglio di più sostanze come gli allucinogeni, i sedativi o altri derivati amfetaminici come la Mdea (metilendiossietilamfetamina). L’inquadramento diagnostico di queste intossicazioni è reso difficile da nuove tendenze comportamentali quali la politossicodipendenza (l’assunzione di più droghe diverse tra loro) e il consumo di tipo eccedentario “week and drug”, cioè concentrato nei fine settimana. Gli effetti dell’ecstasy si manifestano dopo 20-60 minuti dall’assunzione e permangono per 3-4 ore. Da un punto di vista farmacologico la Mdma agisce sul cervello interferendo con l’azione della serotonina, mediatore chimico delle cellule nervose implicate, con il livello del sistema nervoso centrale, nella depressione mentale, nel dolore, nel sonno, nella fame, nella sessualità e nell’aggressività. Gli effetti negativi dell’ecstasy sono la tachicardia, la nausea, l’insonnia, l’agitazione, l’irrigidimento dei muscoli delle mascelle, gli attacchi di panico, la riduzione della capacità di giudizio. L’ecstasy può scatenare una crisi psicotica di tipo paranoico. I segni di un’overdose sono la tachicardia, l’ipertermia (aumento della temperatura corporea oltre i 39°), il calo della pressione arteriosa, lo stress respiratorio, l’arresto cardiaco e la morte.

(Aloisio)

 

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