giovedì 10 aprile 2014

Giustizia penale in caduta libera: la grande truffa del 416-ter!

Un piccolo, piccolissimo spunto sulla recente riformulazione dell'art. 416-ter del Codice Penale operata disastrosamente dall'attuale maggioranza trasversale del nostro governo "salvagente". L'articolo in questione, fortemente voluto dal giudice Falcone, disciplinava e sanzionava il cosiddetto "scambio elettorale politico-mafioso", fenomeno tanto diffuso nel Belpaese al punto da spingere il Legislatore a prevedere una pena detentiva che variava da ben 7 a 12 anni.
La fattispecie in sé è strettamente connessa a quella prevista dall'art. 416-bis cp; quest'ultima, infatti, prevede la pena per chi ottiene la promessa dei voti dalla criminalità organizzata (il procacciamento di voti per sé o per altri o l'ostacolo al libero esercizio del voto rientra tra i programmi dell'associazione mafiosa) in cambio della erogazione di denaro. Recita infatti l'art. 416-ter che: "La pena stabilita dal primo comma dell'articolo 416-bis si applica anche a chi ottiene la promessa di voti prevista dal terzo comma del medesimo articolo 416-bis in cambio della erogazione di denaro". Il soggetto destinatario dell'erogazione di denaro è l'associazione, non dunque i semplici elettori, che daranno il loro voto perché intimiditi dal potere criminale e non perché comprati.
Allo stato degli atti abbiamo, di fatto, concesso un grosso favore alla malavita organizzata: pene ridotte in un range che spazia da 4 a 10, con oggettive difficoltà a scontare materialmente una pena inferiore o pari a 5 anni. Ma vi è di più, e qui risiede la beffa più grande: è stato surrettiziamente inserito nel testo dell'articolo la dicitura "denaro o ogni altra utilità", come se vi fosse stato un'ampliamento della portata punitiva della norma. E' storia nota che il dettato normativo venisse già estensivamente interpretato dai giudici al fine di ricomprendervi anche "ogni altra utilità". Nessuna miglioria, dunque, solo una grande beffa e tanto fumo negli occhi.
E' un oltraggio, uno sfregio alla memoria di Falcone in un paese dilaniato dalla malavita organizzata in cui non vi è certezza di pena, nè Stato garante.
(Ilda)

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