Da giorni ormai vanno avanti polemiche e proteste per i
miasmi avvertiti in prossimità del Tecnoparco sito in Valbasento, un parco
industriale che si sviluppa su di una superficie di 500.000 m² e che produce e
distribuisce energia elettrica, termica, gas tecnici e acque industriali per le
aziende. Dopo molteplici lamentele rimaste inascoltate, è scattato il sit-in della
popolazione di Pisticci Scalo intorno alle 23.30 di lunedì: le persone hanno
bloccato un’autocisterna proveniente dal Centro Oli di Viggiano, in procinto di
sversare i fanghi di scarto delle estrazioni petrolifere nel Tecnoparco. Sul
luogo, a protesta iniziata, è sopraggiunto anche il sindaco, Vito Di Trani, che
ha sottolineato il grave problema dei miasmi del Tecnoparco ed ha aggiunto che
la Regione Basilicata “è la grande assente
in questa vicenda”. I residenti hanno posizionato di traverso alcune vetture ed
un camion al fine di non consentire l'accesso ai mezzi. Per altro, sul
luogo erano presenti anche alcuni amministratori comunali dei comuni limitrofi
e da Potenza. I tecnici dell’Arpab, richiamati e coinvolti dalla gente
infuriata, sono intervenuti effettuando un monitoraggio dell'aria per
rilevare i composti organici volatili da cui emergeva che verso mezzanotte si
era registrato già un picco strumentale. All’una i tre tecnici sono saliti a bordo di una Jeep assieme al
sindaco Di Trani, all'assessore all'Ambiente, Pasquale Grieco, e al
responsabile dell'Area Ambiente di Tecnoparco, Scarcelli per effettuare prelievi presso la vasca
"S41", quella incriminata. Alle 4 notte il blocco dei camion è stato
sospeso ed il sindaco ha rimandato qualsiasi decisione al momento in cui riceverà
la relazione tecnica, elaborata dai tecnici Arpab. Le rilevazioni, alla fine,
hanno però riguardato esclusivamente i composti organici volatili (Voc)
nell'aria e non le acque della vasca S41… perchè impraticabile al buio! La qual
cosa ha lasciato molti perplessi, poiché se vi fosse una contaminazione del
terreno e delle falde acquifere sottostanti, sarebbe doveroso almeno appurare
di che sostanze si tratti. In pratica, non conosciamo il contenuto della vasca
in questione. Il picco di Voc, ad ogni modo, si è registrato nei pressi della
vasca S25B, con valori intorno ai 4.000 Ppb. La stessa “impronta odorigena” è
stata ritrovata anche sulla Pista Mattei e nel quartiere residenziale, ma il
tecnico dell'Arpab ha sottolineato come questi ultimi valori non siano da
considerarsi attendibili, a causa dell'effetto memoria dello strumento dovuto
all'elevata concentrazione misurata precedentemente. Ma la gente non ci sta. E continuano le proteste.
Soprattutto alla luce degli ultimi accadimenti giudiziari: nel 2010, infatti,
vi è stata la famigerata inchiesta sullo smaltimento illegale di rifiuti che ha portato all’emanazione di ben 11 avvisi
di garanzia! Il sospetto degli inquirenti dell’Antimafia lucana è che per circa
tre anni e mezzo l’Eni avrebbe smaltito i rifiuti prodotti dal Centro Oli di
Viggiano in maniera illegale, grazie alla complicità di alcuni imprenditori
locali, dei vertici di Confindustria Basilicata e di Sorgenia, la società
energetica del gruppo De Benedetti. Si
analizza, pertanto, il tipo di trattamento effettuato e i cosiddetti
codici-rifiuto assegnati ai liquami (in gergo definite “acque di produzione”
dai processi estrattivi ndr) in partenza quotidianamente da Viggiano e
destinati proprio all’impianto Tecnoparco di Pisticci scalo, dove vengono
sottoposti ad alcuni trattamenti prima di finire nel fiume Basento.
Pisticci Scalo non ci sta più però. Si chiede l’intervento
delle autorità, analisi imparziali, veritiere ed accurato, nonché uno screening
medico di tutta la popolazione. Rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi.
(Ilda)
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