giovedì 19 giugno 2014

Miasmi e proteste della popolazione di Pisticci Scalo



Da giorni ormai vanno avanti polemiche e proteste per i miasmi avvertiti in prossimità del Tecnoparco sito in Valbasento, un parco industriale che si sviluppa su di una superficie di 500.000 m² e che produce e distribuisce energia elettrica, termica, gas tecnici e acque industriali per le aziende. Dopo molteplici lamentele rimaste inascoltate, è scattato il sit-in della popolazione di Pisticci Scalo intorno alle 23.30 di lunedì: le persone hanno bloccato un’autocisterna proveniente dal Centro Oli di Viggiano, in procinto di sversare i fanghi di scarto delle estrazioni petrolifere nel Tecnoparco. Sul luogo, a protesta iniziata, è sopraggiunto anche il sindaco, Vito Di Trani, che ha sottolineato il grave problema dei miasmi del Tecnoparco ed ha aggiunto che la Regione  Basilicata “è la grande assente in questa vicenda”. I residenti hanno posizionato di traverso alcune vetture ed un camion al fine di non consentire l'accesso ai mezzi. Per altro, sul luogo erano presenti anche alcuni amministratori comunali dei comuni limitrofi e da Potenza. I tecnici dell’Arpab, richiamati e coinvolti dalla gente infuriata, sono intervenuti effettuando un monitoraggio dell'aria per rilevare i composti organici volatili da cui emergeva che verso mezzanotte si era registrato già un picco strumentale. All’una i tre tecnici  sono saliti a bordo di una Jeep assieme al sindaco Di Trani, all'assessore all'Ambiente, Pasquale Grieco, e al responsabile dell'Area Ambiente di Tecnoparco, Scarcelli per  effettuare prelievi presso la vasca "S41", quella incriminata. Alle 4 notte il blocco dei camion è stato sospeso ed il sindaco ha rimandato qualsiasi decisione al momento in cui riceverà la relazione tecnica, elaborata dai tecnici Arpab. Le rilevazioni, alla fine, hanno però riguardato esclusivamente i composti organici volatili (Voc) nell'aria e non le acque della vasca S41… perchè impraticabile al buio! La qual cosa ha lasciato molti perplessi, poiché se vi fosse una contaminazione del terreno e delle falde acquifere sottostanti, sarebbe doveroso almeno appurare di che sostanze si tratti. In pratica, non conosciamo il contenuto della vasca in questione. Il picco di Voc, ad ogni modo, si è registrato nei pressi della vasca S25B, con valori intorno ai 4.000 Ppb. La stessa “impronta odorigena” è stata ritrovata anche sulla Pista Mattei e nel quartiere residenziale, ma il tecnico dell'Arpab ha sottolineato come questi ultimi valori non siano da considerarsi attendibili, a causa dell'effetto memoria dello strumento dovuto all'elevata concentrazione misurata precedentemente. Ma la gente  non ci sta. E continuano le proteste. Soprattutto alla luce degli ultimi accadimenti giudiziari: nel 2010, infatti, vi è stata la famigerata inchiesta sullo smaltimento illegale di rifiuti  che ha portato all’emanazione di ben 11 avvisi di garanzia! Il sospetto degli inquirenti dell’Antimafia lucana è che per circa tre anni e mezzo l’Eni avrebbe smaltito i rifiuti prodotti dal Centro Oli di Viggiano in maniera illegale, grazie alla complicità di alcuni imprenditori locali, dei vertici di Confindustria Basilicata e di Sorgenia, la società energetica del gruppo De Benedetti.  Si analizza, pertanto, il tipo di trattamento effettuato e i cosiddetti codici-rifiuto assegnati ai liquami (in gergo definite “acque di produzione” dai processi estrattivi ndr) in partenza quotidianamente da Viggiano e destinati proprio all’impianto Tecnoparco di Pisticci scalo, dove vengono sottoposti ad alcuni trattamenti prima di finire nel fiume Basento.
Pisticci Scalo non ci sta più però. Si chiede l’intervento delle autorità, analisi imparziali, veritiere ed accurato, nonché uno screening medico di tutta la popolazione. Rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi.
(Ilda)

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