sabato 25 aprile 2020

C'è volontariato e volontariato!


 

 di Dott. Domenico Loffredo - Chirurgo
 
Probabilmente non bastavano 43 anni di vita ospedaliera, la direzione di un Reparto di Chirurgia e di un Dipartimento Chirurgico dell'ASP, lasciati per pensionamento neanche da tanto tempo, a far accettare alla Direzione del S. Carlo (dopo regolare avviso pubblico!!!) la proposta di un folle che, lasciando la tranquillità quotidiana, aveva con slancio avanzato la sua candidatura a volontario e per di più a titolo completamente gratuito, per far fronte alla “falcidia da quarantena” dei Chirurghi nell’Ospedale di Villa d'Agri. La "pratica" giace ancora su chi sa quale scrivania, senza una risposta.Eppure fino a qualche mese addietro si inneggiava, in pompa magna e con articoli di giornale e foto ufficiali a tutto spiano, all’iniziativa di alcuni Colleghi che erano corsi in aiuto del S. Carlo, per un impegno ambulatoriale senz’altro meno gravoso e soprattutto non in corso di epidemia, per fronteggiare le famigerate liste di attesa “createsi” in alcune discipline.
Alla fine di Febbraio in altre Regioni sono stati arruolati in pochissimo tempo Medici appena laureati, addirittura abolendo l’idoneità all’esercizio della professione, Specializzandi, Infermieri che ancora avevano fresco il ricordo della foto con la corona d’alloro. Non c’è niente da fare, la differenza c’è, si vede ed è incolmabile. Si chiama mancanza di senso pratico, di sensibilità, di vero interesse e rispetto verso la popolazione oltre che verso un Professionista. Non parliamo poi del labirinto burocratico; una frana totale!
Ma sì, forse la candidatura non è stata presa in considerazione perché il camice bianco indossato su camicia e cravatta ora doveva di necessità essere sostituito dai presidi di protezione che avrebbero potuto continuare a “spaventare” le Persone”, così come si era sentito dire dai “saggi” all’inizio del “male”. Voglio pensarla così. Alcuni maligni, virus li colga, hanno invece formulato altre ipotesi. Non ascoltateli, dicono solo fandonie! Pensate un po’ che questi poveri di spirito sono andati a pensare che “inattivare” un Reparto da sempre “portante”, potesse rappresentare, oltre che una problematica in meno, anche un ulteriore e questa volta giustificato passo verso il “declassamento” ed il conseguente impoverimento di un Ospedale che, per l’operato in tanti anni, spesso ha offuscato la luce, a volte solo ostentata, di altri. Ma che andate a pensare? Siete i soliti maligni. Non è così. Del resto avete sempre potuto constatare negli anni la piena disponibilità della “Chiesa Madre”, i costanti e sempre facili contatti con l’alta dirigenza, la sempre piena disponibilità agli acquisti di materiale, l’immediatezza nel risolvere i problemi amministrativi dei “cugini di campagna”, il massimo impegno nel salvaguardare il turnover dei pensionati, la celerità nel bandire e poi nell’espletare i concorsi e gli avvisi pubblici per reclutare Medici ed Infermieri, la costante apertura al colloquio. Ma cosa andate fantasticando e farneticando! Qualcuno si è addirittura permesso di dire che in questo momento non è solo il Coronavirus il nemico dell’ubertosa Valle! Vi prego, è da poco passata la Pasqua, siate più buoni.
Come avvenne per S. Gennaro nel 1969, questa volta anche S. Pio e i suoi seguaci si sono visti declassare a Santo di serie B. Solo un termine mi sovviene: vergogna, vergogna, vergogna!
Per un eventuale altro Ospedale che mai prendesse la luce alle nostre latitudini, propongo una dizione che ci riporti al Messia. Voglio proprio vedere chi oserebbe scalzarlo.

1 commento:

  1. Un esempio dell'italia. Ammiratrice dei furbi, coltiva il perenne senso d'invidia che soddisfa screditando quelli migliori. Siamo così arrivati con un Presidente del Consiglio che mente sul curriculum e un ex Vice che non ha mai fatto nulla, mentre eccellenze come Bertolaso e altri nella percezione comune restano indelebilmente macchiate da falsità mai esistite. Questa piccola regione aveva, per molteplici ragioni, la sua occasione di distinguersi in questa pessima gestione, ci è riuscita in peggio e questo caso, più che eloquente, è emblematico.

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