mercoledì 1 luglio 2020

Traffico di droga, armi e spaccio: operazione della Dda di Potenza. 29 le ordinanze di custodia cautelare e 42 le perquisizioni

 

Sono scattate all’alba misure cautelari per 29 persone ritenute responsabili di traffico e spaccio di consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti, oltre che detenzione illegale di armi di provenienza illecita, munizionamento, materiale esplodente e altro. L’operazione, denominata “Paride” e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza, è stata condotta dagli agenti di Polizia della Squadra Mobile della Questura di Matera e dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Potenza. Le misure cautelari che hanno interessato i territori di Matera, Bernalda, Policoro, Montescaglioso, Scanzano Jonico, Pisticci, Altamura, Manduria (Taranto), Capaccio Scalo (Salerno), sono state eseguite unitamente a 42 provvedimenti di perquisizione personale e domiciliare disposti dal pm dalla direzione distrettuale antimafia di Potenza. L’attività di indagine - spiega il procuratore capo di Potenza, Francesco Curcio -, degna di nota anche per la rapidità di esecuzione, ha preso avvio con il rinvenimento operato nel dicembre scorso in agro del comune di Bernalda, di 1, 2 kg circa di “cocaina”, 2,7 kg circa di “hashish”, suddivisi in 27 panetti, 125 gr. di “marijuana”; 2 fucili da caccia, 5 pistole revolver e semiautomatiche, circa 5.000 proiettili di vario calibro e potenzialità, 4,5 kg di materiale esplodente, costituito da diversi ordigni e manufatti esplosivi, completi di miccia. Oltre al territorio di Bernalda, divenuto col tempo una delle più importanti “piazze di spaccio” della Basilicata, l’organizzazione malavitosa facente capo a Vincenzo Porcelli, operava anche a Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Miglionico, Calciano, Salandra, Valsinni. A Bernalda convergevano anche esponenti della criminalità di altri territori e regioni per approvvigionarsi di sostanze stupefacenti. Ciò a dimostrazione della crescente centralità del territorio lucano nel contesto del traffico di droga.L’indagine ha consentito, inoltre, di delineare rapporti di collegamento e forniture di droga, anche ripetute nel tempo e per quantitativi piuttosto consistenti, effettuate in favore di esponenti di vertice del clan “Scarcia” di Policoro, del clan “Schettino” di Scanzano Jonico, del ricostituendo clan “D’Elia’ di Montescaglioso, nonché del gruppo “Potenza’ di Marconia di Pisticci. Il sodalizio criminoso oltre ad avere rapporti d’affari con rifornitori stranieri, per lo più albanesi, che erano in grado di procurare elevate quantità di stupefacente come 2 kg di cocaina in pochi giorni, aveva relazioni criminali con tutti i maggiori clan del metapontino, riuscendo a mantenere una vera e propria equidistanza.L’associazione di cui Porcelli era a capo era anche in grado di fornire all’occorrenza armi, munizionamento e materiale esplodente. L’operazione antidroga, è stata eseguita da oltre 150 agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Squadra Mobile di Potenza e Matera, da personale delle Questure lucane, dei Reparti Prevenzione Crimine “Basilicata” Puglia”, “Campania”, “Lazio” e “Calabria”, nonché delle unità cinofile di Nettuno, Napoli e Vibo Valentia con la copertura aerea di un elicottero del Reparto Volo di Reggio Calabria.Oltre agli evidenti effetti repressivi - sottolinea il capo della Dda di Potenza - l’operazione antidroga odierna ha consentito di raggiungere anche indiscutibili effetti preventivi, impedendo la consumazione di altre gravi azioni delittuose su di un territorio, quale è quello della fascia jonica-metapontina, caratterizzata da una recrudescenza criminale che non ha eguali in questo Distretto, frutto di azioni delittuose compiute con allarmante frequenza e tracotanza da una pluralità di gruppi criminali spesso in conflitto fra loro, con modalità e finalità di chiara matrice mafiosa, nei cui confronti, come pure l’odierna operazione di p.g. dimostra, si sta sviluppando, con massimo impegno, l’azione di contrasto da parte della Dda e delle Forze di Polizia.
  Soggetti raggiunti da misura cautelare:
 1. PORCELLI Vincenzo, cl 1973, di Bernalda (Mt), detenzione in carcere;
2. SCARCIA Salvatore, cl. 1967, di Policoro (Mt), detenzione in carcere;
3. BESHIRI Kostandin, cl. 1965, di Bernalda (Mt9, detenzione in carcere;
4. BESHIRI Joxhens, cl. 1992, di Bernalda (Mt9, detenzione in carcere;
5. CIFRESE Vito, cl. 1987 di Montescaglioso (Mt), detenzione in carcere;
6. KARAJ Fluturim, cl.1985 di Altamura (Ba), detenzione in carcere;
7. PETRELLI Giovanni, cl. 1974 di Montescaglioso (Mt), detenzione in carcere;
8. RISIMINI Antonio, cl. 1984, Bernalda (Mt), detenzione in carcere;
9. DITARANTO Susanna, cl. 1965, di Bernalda (Mt), arresti domiciliari;
10. CARBONE Beniamina, cl.1963, di Bernalda (Mt), arresti domiciliari;
11. CELICO Vincenzo Luigi, cl. 1990, di Bernalda (Mt), arresti domiciliari;
12. TRIA Antonio, cl. 1954, di Pomarico (Mt) arresti domiciliari;
13. AFFUSO Giovanni, cl.1988, di Policoro (Mt), arresti domiciliari;
14. CHARIKI Said cl.1990, di Bernalda (Mt), arresti domiciliari;
15. CRISTALLO Eustachio, al.1985, di Matera, arresti domiciliari;
16. IANNUZZIELLO Leonardo Rocco, cl. 1997, di Policoro (Mt), arresti domiciliari;
17. PALAGIANO Gabriele, cl. 1966) di Manduria (Ta), arresti domiciliari;
18. SCHETTINO Giuseppe, cl.1988, di Scanzano Jonico (Mt), arresti domiciliari;
19. SFORZA Davide, cl.1987, di Pisticci (mt), arresti domiciliari;
20. ATOUF Youssef, cl.1990, Capaccio Scalo (Sa), obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.;
21. DANIELE Davide, cl.1975, di Ozzano dell’Emilia (Bo), obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.;
22. DELMONTE Michele, cl.1976, di Matera, obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.

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