giovedì 28 novembre 2019

La reversibilità non si tocca

Pensioni di reversibilità: monta la protesta. Il governo nazionale la vuole togliere o quantomeno rapportarla al certificato Isee. E i sindacati insorgono e chiedono che venga cancellato il disegno di legge che fa riferimento a prestazioni di natura previdenziale. Il progetto (già ci aveva provato l'esecutivo guidato da Renzi) appare come un passepartout per aprire una delle ultime casseforti degli italiani: la pensione di reversibilità. In altre parole si andrebbe a toccare i "soliti" senza intaccare quei trattamenti che fanno capo ai soliti "noti". Se il provvedimento andasse avanti lo Stato potrà attingere a piene mani dalle cifre che sono impegnate per i pensionati dei coniugi superstiti. Perché toccare le contribuzioni previdenziali versate durante il periodo lavorativo che vanno a favore di vedovi e vedove? Non sarebbe meglio rivedere le pensioni d'oro e fare cassa? Altra novità (si fa per dire): concedere la pensione di reversibilità legandola non più al reddito ma all'Isee e quindi tenere conto anche del patrimonio di tutta la famiglia. Si tratta di una vera e propria carognata. La sforbiciata sulle reversibilità affonderebbe le sue radici sul Pil depresso e sul fallimento della spending review ai raggi x dei controlli europei. Logica vuole che quei soldi, che non sono un regalo ma il prodotto dei versamenti di una vita, non vengano toccati. Si generebbe di fatto una disuguaglianza: da un lato i già garantiti, pronti alle barricate nelle strade qualora  vengano toccati i loro trattamenti, e dall'altro quelli che che con l'attuale sistema e con il loro lavoro mandano avanti la "baracca". A quest'ultimi sembra che si possa togliere di tutto. E' lapalissiano che il governo nazionale vuole evitare il confronto, non avendo il coraggio delle proprie idee, e far passare due parolette di contrabbando ai danni dei cittadini. Con il provvedimento lo Stato vuole fare cassa ai danni dei coniugi superstiti, appropriarsi dei contributi versati e considerare le prestazioni assistenziali alla stregua di quelle previdenziali. La Cgil parla di bufala che sta circolando sui social, ma siamo sicuri che lo Stato non pensi di fare cassa con i soldi degli italiani in questo e in altri mille modi? Vedremo. La notizia risale al 2016 ma a volte a pensare male ci si azzecca. Governo attenzione che gli italiani si sono rotti i coglioni di voi e anche dei vostri oppositori. Fino alla fine arriveranno le sardine che hanno già depositato il simbolo o qualche altro movimento che sbaraglierà tutti voi.

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